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20160121

LA GRANDE BATTAGLIA MUSICALE e altre avventure sonore di Carlo Boccadoro Marcos y Marcos editore recensione di Sara Merighi

LA GRANDE BATTAGLIA MUSICALE 
e altre avventure sonore
di Carlo Boccadoro
Marcos y Marcos editore

Uno dei dispiaceri di non aver figli è quello di non poter leggere per loro.
Non so se vi è capitato recentemente di fare un giro nel reparto Libri per Bambini di una libreria: trovereste dei veri gioielli. 
Babalibri, Topipittori, Orecchio Acerbo sono alcuni editori specializzati solo in letteratura per l'infanzia, e la scelta è vastissima: libri disegnati da famosi fumettisti, libri che raccontano storie solo attraverso illustrazioni, pop- up spettacolari, favole moderne in cui i bambini si riconoscono.
Di quando ero bambina mi ricordo le favole illustrate di Esopo, poi Cenerentola, la Principessa sul pisello, Pierino e il lupo, Pollicino e dopo e' arrivata la Collina dei conigli (terrorizzante) e ciascuno aveva una morale da insegnarti: che non devi dire bugie, che ti devi sacrificare, che devi essere buono con tutti.
Ora i libri sono molto, molto più divertenti. Non significa che tutti abbiano derogato dall'idea di passare degli insegnamenti ma l'impressione è che lo facciano attraverso il divertimento e non più la paura (principesse morte, streghe perfide, bambini rinchiusi o che si perdono o che rimangono senza genitori o senza cibo...che ansia).
Un esempio di come si può parlare di musica, divertendo, e' "La  grande battaglia musicale" di Carlo Boccadoro, edito da Marcos y Marcos.
I protagonisti delle sue favole sono gli abitanti del paese di Notina: vi è il maestro Doremi', il sindaco Timpanoni, il direttore di orchestra Bacchettafrolla, il postino Mandolino, i due bambini Pirulì e Viola...Tutti sono appassionati di musica. 
D'altronde l'autore, Carlo Boccadoro, è compositore, musicista e direttore d'orchestra.
Uno dei miei personaggi favoriti e' Fortissimo, il migliore amico di Pirulì. "In realtà il suo vero nome è Giancarlo, ma dato che è capace di parlare solo usando un tono di voce a tutto volume, Pirulì lo chiama Fortissimo. Non è mica colpa sua se parla così, e' nato in quel modo; la cosa però gli procura non pochi problemi nella vita quotidiana." 
Quando Fortissimo esclama " Che bello!" davanti ad una vetrina di giocattoli manda in frantumi l'intera vetrina e i suoi genitori, che la devono ripagare, non sono contenti. In spiaggia e' bastato che un giorno Fortissimo chiedesse a Pirulì, che era in mare, "Pirulìììììì hai delle monete da prestarmi?" e la potenza della sua voce ha fatto volare tutta la fila di ombrelloni davanti a lui, lanciato in aria riviste, quotidiani, lattine, magliette, asciugamani, occhiali da sole, tubetti di creme, salvagenti, gelati, le bibite del venditore, mazzi di carte, "tutti avevano pensato che fosse passata una tromba d'aria ed erano fuggiti urlando spaventati. I bagnini correvano dappertutto per cercare di riportare la calma, prendendo al volo alcune signore che stavano cascando a terra dallo spavento."
Poi c'è il signor Mezzoforte. "È una persona molto gentile ma timida, e non parla molto: non tutti sanno quindi che la sua passione e' quella di inventare e costruire strumenti musicali. (...) Però i suoi strumenti , anche se pensati con le migliori intenzioni, raramente riscuotono successo (...)" Il tamburro, per esempio "aveva la pelle troppo morbida e quando si colpiva con le bacchette queste sprofondavano" o il faghiotto "per alimentarlo bisognava sempre inserire nella campana dello strumento dolci, paste, caramelle, brioche alla crema, fette di panettone senza sosta."
Non ho bambini, come dicevo, ma se li avessi Fortissimo e il signor Mezzofante sarebbero nostri ospiti per parecchie serate.
Sara Merighi