“La Sposa giovane” di Alessandro
Baricco descrive l'iniziazione affettiva e sessuale di una giovane
donna.
Giunta da oltre oceano, La Sposa
giovane attende con pazienza che il Figlio a lei promessa, rientri in
famiglia. Accolta dalla Madre e dal Padre, si inserisce a suo modo in
questi archetipi di spessore, formati da un passato ombroso, che
piano piano emerge nell'attesa.
E la Madre le narra l'arte della
seduzione: “il solo scopo per cui ci si tira su i capelli,
raccogliendoli sulla nuca, è mozzare il respiro a chiunque in quel
momento ci sia attorno” e le svela i segreti più reconditi
dell'accoppiamento: “Mi insegnò che non bisogna avere paura degli
odori e dei gusti – sono il sale della terra, e mi spiegò che i
volti cambiano, nel sesso, cambiano i lineamenti, e questo sarebbe un
peccato non capirlo, perché con un uomo dentro, muovendosi su di
lui, tu puoi leggergli in faccia tutta la vita, dal bambino al
vecchio morente, ed è un libro che lui in quel momento non può
chiudere.”
Il libro alterna la prima e la terza
persona nella narrazione, in modo dapprima disorientante, ma poi
diviene naturale entrare ed uscire da questo ritmo, dove le parti più
intime vengono descritte con la forza dell' “io”, particella
intima per eccellenza.
Il Padre invece narra le vicissitudini
proprie e della famiglia, in attesa lui stesso del Figlio sperduto:
“Quando metti in ordine il mondo, dice il Padre, non puoi decidere
tu a che velocità lui te lo lascerà fare.”
E la Sposa giovane beve da ognuno un
pezzo, lo accoglie e lo fa suo, intrecciato all'amore per il Figlio
che attende: “pensava a loro due, insieme, e poteva risentire un
certo tepore, o il tono di certe sfumature, perfino la qualità di un
certo silenzio. Una luce particolare. Allora le era dato di ritrovare
quel che cercava, nella sensazione certa che esisteva un luogo in cui
il mondo non era ammesso, e che coincideva col perimetro disegnato
dai loro corpi, suscitato dal loro stare insieme e reso inattaccabile
dalla loro anomalia. Se riusciva ad accedere a quella sensazione,
tutto tornava ad essere inoffensivo.”
Baricco ti prende per mano, e con una
scrittura magistrale ti porta dove vuole ed è un vero piacere farsi
accompagnare. E affascina anche questa scrittura maschile che
descrive l'universo femminile in modo così profondo e aderente.
Valentina Pellizzoni
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