20111009

ALVARO molteni, disegni ritrovati...


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ALVARO Molteni (alvaro) nasce a Como nel 1920. Sul finire degli anni trenta 
lavora come disegnatore tessile, prima nello studio che Aldo Galli ha con Algo Sala a Como e poi in quello di Carla Badiali. Grazie a loro comincia a frequentare lo studio di Manlio Rho dove si danno convegno i pittori e gli architetti - fra cui Radice e Terragni - esponenti di una delle stagioni più fecondi dell'arte e dell'architettura nella città di Como. Alvaro, attento alle considerazioni e alle riflessioni di quei personaggi più anziani di lui, ormai avviati sulla strada del razionalismo (gli architetti) e dell'astrattismo geometrico (i pittori e gli scultori), realizza i suoi primi dipinti astratti che trovano un certo apprezzamento nell'ambiente, tanto che nel 1942 sembra destinato a far parte della pattuglia degli artisti comaschi che devono partecipare, nel Padiglione del Futurismo italiano allestito da Tommaso Marinetti, alla Biennale d'Arte di Venezia.
Alla fine il suo nome non comparirà in quella rassegna, forse perchè ritenuto troppo giovane, ma Alvaro non si dà per vinto e continua a dipingere per passione e in modo riservato per alcuni decenni, fino alla mostra personale che gli viene dedicata nel 1983 alle Serre Ratti di Como a cura di Luciano Caramel. Da allora si sono succedute pubblicazioni ed esposizioni in gallerie e spazi pubblici (la più recente nel 1997 a Como, nella ex chiesa di San Francesco), ma una delle occasioni più gradite dell'artista e qualificanti per la sua storia è stata la presentazione di alcune sue opere nella mostra Astrattismo Storico italiano. Il caso Como , a cura di Luigi Cavadini, tenuta al museo Parisi Valle di Maccagno (Varese) e alla Galleria del Design e dell'arredamento di Cantù (Como) tra 2001 e 2002. Opere di alvaro sono esposte al Museo Parisi Valle di Maccagno e alla Pinacoteca Civica di Como.
(nota biografica tratta dal catalogo Alvaro molteni, il rigore lirico dell'astrazione - garage edizioni, mirabello di sotto)

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