20141224

SOTTO UNA BUONA STELLA, ANZI 4 - Recensioni di GIUSI QUARENGHI




Se mi è concesso di cedere una buona stella grande in cambio di quattro stelline di probabile pari complessiva potenza di luce, eccomi a indicarle:
- Stellina 1: UNA PROFONDA INVIDIA PER LA MUSICA, invenzioni a due voci con Paolo Terni, di Giorgio Manganelli, L’orma ed, 2014, pp 166, con CD allegato, cm14.5x21.5, euro 24,00.
Dove, grazie a Manganelli, autodefinitosi ‘ascoltatore maniacale’ e a Terni, amabilissimo rabdomante e maieuta musicale nelle albe di radio3, si sta non di fronte ma dentro le parole e la musica per scoprire che i silenzi funzionano esattamente come le note e le parole. Non sono un’altra cosa, sono la voce - da non smettere di ascoltare - dell’assenza e del mancante.




- Stellina 2: GATTO UNICO di Giovanna Durì, Nuages ed, 2014, pp 60, cm17x12.5, euro 13,00. Dove Giovanna Durì, grafica musicale (perché impagina anche i silenzi e frequenta armonie), che non è e non vuole passare per gattofila, non ha potuto non documentare Mati e Uno, gatta madre e gatto figlio, con i quali convive, guardandoli dormire e giocare in bellezza, grazia e vizio (della virtù qui non si sente alcuna necessità, anzi meglio diffidarne, garbatamente).




- Stellina 3 e stellina 4: ambedue di John Berger, critico d’arte, scrittore e pittore che sa riconoscere “il mistero che fa sì che le cose siano esattamente quelle che sono”. Suoi sono (ambedue tradotti da Maria Nadotti):

IL TACCUINO DI BENTO, Neri Pozza, 2014, pp 176, cm14x21.5, euro 20,00
e RONDO’ PER BEVERLY, Nottetempo, pp 64, euro 8,00, cm10.5x15
Bento è Spinoza, gran disegnatore di disegni perduti. Berger si mette in ascolto di quello che di Spinoza ci è rimasto, gli scritti, e guarda il mondo; il mondo di allora e questo, e ne fa mappe, in parole e segni, quasi a dare continuità al guardare, e al disegnare, di Spinoza.
Beverly è la moglie di John e la madre di Yves. Questo rondò è il movimento musicale in parole e figure dedicato a lei, al suo non esserci più.
A tenere le morti, e i morti vicini, forse il Natale non è più buono ma credo sia più natale.

Riferimenti:
Una profonda invidia per la musica
invenzioni a due voci con Paolo Terni, 
di Giorgio Manganelli,
L’orma ed

Gatto Unico
di Giovanna Durì
Nuages

Il taccuino di Bento
di John Berger
Neri Pozza

Rondò per Beverly
di John Berger
Nottetempo

Recensione di:
Giusi Quarenghi, nata a Sottochiesa, in Val Taleggio, nel 1951 e vive a Bergamo. Ha scritto racconti, filastrocche, storielle, testi di divulgazione, sceneggiature, romanzi; ha rinarrato fiabe e miti; ha riproposto i Salmi 'per voce di bambino'. Ha pubblicato con Eelle, Coccinella, Bibliografica, Capitello, La Margherita, Panini, Mondadori, Giunti, San Paolo, Nuages. Nel 2006, ha vinto il Premio Andersen come migliore scrittorre. Nel 199, è la prima raccolta di poesie Ho incontrato l'inverno (Campanotto); del 2001, è Nota di passaggio (Book); del 2006, Tiramore (Marsilio).



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