20141220

SONNO GIGANTE SONNO PICCINO di G. Quarenghi e G. Sagramola - Recensione di GIAMPAOLO MASCHERONI




Se dovessi dire cosa sia la poesia, pur avendola frequentata per anni, proprio non saprei. Però ho la quasi certezza che sia la forma linguistica più bella da usare e anche la più libera (con regole altre, senza convenzioni preconfezionate). È talmente libera che a volte si rischia di comporre versi più sinceri di quel che si vorrebbe. È per ciò che praticandola in semi-clandestinità, lontano dal baillame prodotto dalla stupidità del mondo, è un'esperienza di felicità e soprattutto di conoscenza travolgente.
A proposito di poesia e felicità, vorrei consigliare a tutti la lettura (o forse l'adorazione) di un albo illustrato che, tanto nei testi quanto nelle illustrazioni, mostra senza criticismi criptici e convulsi cosa sia concretamente e come possa incarnarsi sulla carta la poesia, quella vera.
Il libro si intitola Sonno gigante sonno piccino, lo ha scritto Giusi Quarenghi, lo ha illustrato Giulia Sagramola e lo hanno magistralmente stampato i Topipittori di Milano, tutto ciò nel 2014, quindi è ancora fresco.
Se volete un libro per bambini, non compratelo. Se volete un libro per quegli adulti che flirtano con il libro balzanamente illustrato, no!, non compratelo. Se invece cercate un'emozione viva, palpitante, sugli affetti familiari più teneri, più “avviluppabudella”, beh, allora questo volume fa per voi. I testi non sono che versicoli in rima ora strampalati, ora ironici, molto semplici (ovviamente la semplicità distillata dalla sapienza, non dalla pochezza dell'insipienza). E le illustrazioni uguale: ironiche, semplici e con una punta di genialità infantile; sono foto ricordo cariche di affetti, rinfrescate dipingendoci sopra immagini che le rianimano e fanno rivivere quegli eventi. Di più non riesco a dire. Lo apro: leggo una riga, guardo una figura, mi riossigeno la mente, poi il cuore e infine il fegato. Ne esco pulito: sono pronto a rigettarmi ritemprato nelle fauci del mondo. Tanto so che sul comodino di fianco al letto tengo poggiato questo libro assai prezioso, almeno per me.
Con lui mi sono beotamente e beatamente ricordato chi c'è stato prima di me (i nonni, gli odori e la campagna...), i genitori (le vacanze, la sabbia e il mare...). Chi c'è stato dopo di me (gli amori, i figli, le fatiche, le gioie, gli amici...). Chi c'è ora con me per condividere la bellezza di questo libro.

P.S. Il libro può essere letto da un nonno con un nipotino in braccio; cantato da una mamma  disperata al suo bambino che non dorme; da un innamorato all’amata del cuore; da un poeta a se stesso quando pensa che le parole siano inutili e, perché no, anche da un libraio svagato ad una sua cliente che spera in un consiglio di lettura appassionato e stupefacente.

Riferimenti:
Sonno gigante sonno piccino
di G. Quarenghi e G. Sagramola
Topipittori

Recensione di:

Giampaolo Mascheroni, bibliotecario, solo in tarda età è guarito dalla pratica della poesia e dal vizio della lettura. A volte, nel dilettantismo che lo caratterizza, si improvvisa editore, curatore di mostre d’arte, traduttore, gallerista...

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