20141221

2 ONE STROKE + 2 CHRONICLE BOOKS - Recensione di Giulia Mirandola


Facebook, si sa, è diabolico. Grazie alla formula #bastalibribrutti (complici Federico Novaro e Paolo Canton) ho trascorso momenti di pura delizia negli ultimi giorni, a scegliere e regalare virtualmente libri belli. Senza banconote, in virtù di un gioco che potrebbe durare all'infinito, ho comprato per finta i libri più amati del 2014 e ho fatto quello che forse più di tutto mi soddisfa nel rapporto con tali oggetti quando sono veri: trasformarli in un dono pensato per qualcuno.
A Spazio Laboratorio La Cornice, cui devo l'onore di scrivere questa recensione, regalerei un libro che secondo me saprebbe vendere solo Tommaso Falzone: Iela Mari. The World of Picturebooks without Words, il catalogo nuovissimo progettato e realizzato da Katsumi Komagata (One Stroke, 2014), in occasione della mostra dedicata da Itabashi Art Museum Tokyo alla figura di Iela Mari.





Ad Asami, amica di Spazio Laboratorio La Cornice e di questo blog, vorrei regalare una storia bianca che narra di nuvole di carta. Si intitola A cloud. L'autore, per la seconda volta, è Katsumi Komagata, che con One Stroke (link http://www.one-stroke.co.jp/english/komagata.html), la casa editrice da lui fondata in Giappone nel 1986, ha pubblicato libri magnifici. Li troverete con puntualità sugli scaffali di Tommaso Falzone.


A lui, Tommaso, supercorniciaiolibraio, e a Giampaolo Mascheroni, ultrabibliotecario, invio il mio Buon Anno con due libri senza parole provenienti da San Francisco, da leggere a tutti i bambini di Cantù la notte di Natale. Lizi Boyd li ha concepiti, Chronicle Books li ha pubblicati: si tratta di Inside Outside (2013) e Flashlight (2014), due storie per giocare con gli ambienti chiusi, quelli aperti e con il buio.



Visto dall'interno o vissuto all'esterno, lo spazio narrato da Boyd nei suoi libri è reso interessante dalle cose che lo abitano, anche quando è notte e l'oscurità è vinta dall'energia di una torcia potente che fa vedere ciò che il buio nasconde.




 
Recensione di:
Giulia Mirandola (1979) è laureata in Conservazione dei Beni Culturali. Ha lavorato presso Ubulibri, Zanichelli, Hamelin Associazione Culturale. Collabora con Goethe Institut Roma, Mart, MuSe, Trento Film Festival, Fondazione Querini Stampalia, Freie Universität Bozen, Istituto Italiano di Cultura Berlino, BookCity, Casina di Raffaello, OliverLab, Spazio B**K, Santarcangelo Festival, BIM Borgo Indaco Microfestival di Cultura Infantile, Pearson Edizioni. Per gli editori Topipittori e Babalibri cura Il Catalogonedalla sua prima edizione e il progetto di promozione alla lettura “Una Minibiblioteca a scuola”. Per il blog Topipittori, ha scritto di picture books, cinema, scuola. Sviluppa in maniera autonoma progetti culturali dedicati alla promozione della lettura, all'illustrazione e al fumetto, all'infanzia. Progetta attività di formazione sugli albi illustrati per biblioteche, associazioni, settori educativi di musei e fondazioni culturali, enti pubblici e privati, festival. 

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