20141213

MALI MINORI di S. Lenzi - Recensione di ROBERTA MOLTENI



Già a toccarlo senti che si sistemerà in quell’angolo di costato dove certe cose resistono, restano, per fare bene. Già a guardarlo accade quel corrucciarsi del cuore che capita quando quello che hai davanti è come un ricordo, ma non sapresti dire bene di cosa si tratta (bellissima l’illustrazione di copertina di Chiara Carrer, il suo omaggio a Gadda). L’indice, di 33 titoli, mette curiosità, una curiosità particolare, come di dita che appiccicano, di figurine da baratto. Sunt pueri pueri, pueri puerilia tractant. Cose di/da bambini, storie di/da bambini: 33 storie dall’infanzia, di quei piccoli accidenti che ci hanno iniziati al disincanto, quella specie di minuscole rogne che ci porteremo addosso sempre, che sono lì, di traverso, a sbirciarci la vita, a non lasciarsi dimenticare mai. Un regalo sbagliato, un accadimento, un divieto, una innocente noncuranza: di tutti i mali che la vita ci riserva, questi sono di sicuro i minori dei mali, eppure sono proprio loro, i mali minori, quelli nei quali ci riconosciamo l’un l’altro con maggior tenerezza e complicità. La delicatezza con cui Simone Lenzi ce li racconta, stanando la sostanza degli accadimenti per prendersene cura, è trascinante: inizi a leggere e ti ringiovanisce l’anima. Le piccole tragedie del dover crescere non hanno il gusto della tragedia, piuttosto sono perle, perle d’esperienza, storie verissime, tenere e tremende insieme, indovinate dall’autore nella loro più ingenua, disarmante forza rivelatrice, di pochi fronzoli, come i poi che lasciano intuire. Incontrare Alice, Federico, Paolo, Filippo, Milo, Alba, V. è delizioso. Immaginarsi lo sguardo di Amedeo, Virginia, Carlotta, Martina, Maria Rita è incantevole. Si ride, anche parecchio. Ci si commuove e non fa davvero male. Si riflette e serve, sempre. Mali Minori è nato di giugno, ma indossa il senno e il tepore che fanno bene alle ossa del cuore, ovunque si sosti, in ogni stagione, anche e – perché no? - soprattutto a Natale.

Riferimenti:
Mali minori 
di Simone Lenzi
Ed. Laterza

Recensione di:
R.M. o, se preferite, DelleVolte, nasce a Cantù il 18 agosto 1974. Si diploma al Liceo Scientifico. Si iscrive all’Università, sostiene quasi tutti gli esami, ma non si laurea. È portatrice (sana?) di partita IVA dal 2006: si occupa di tributi locali per la pubblica amministrazione. Per sopravvivere ruba ossigeno alla musica, ai libri, alle fotografie in bianco e nero. Ama i disegni a matita, la sua famiglia, il colore arancio. Dice le parolacce e raramente se ne pente. Da un paio d’anni ha qualche ruga in più: pare sia colpa della politica, ma non se ne hanno prove.




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