Da nuotatrice incallita non potevo non comprare "Il gusto del cloro"della giovane promessa della fumettistica francese Bastien Vives.
Uscito nel 2007 in Francia quando Bastien, figlio di un pittore di scenografie, aveva solo 23 anni e' in
Italia alla terza ristampa, dopo aver vinto almeno tre prestigiosi premi internazionali.
Probabilmente non è indispensabile aver frequentato una piscina per apprezzare le immagini di questo
racconto, però, a me, che in piscina ci vado spesso, i colori, quei toni del verde, i disegni dei corpi che
nuotano, si immergono sott'acqua, le bracciate, l'acqua negli occhi, mi evocano proprio una sensazione
fisica.
Mi pare di sentire quell'umido caldo, quell'odore di cloro, ormai appena accennato, anni fa' era molto
più penetrante, che ti avvolgono quando entri in una piscina.
Nel racconto il ragazzo protagonista, spinto dal suo fisioterapista ad andare a nuotare per curare certi
guai muscolari, entra nello stabile perplesso e controvoglia.
Si cambia nel camerino in penombra, si sottopone ad un fastidioso getto d'acqua ed entra nel microcosmo sconosciuto e un po' ostile della piscina.
Non nuota neanche tanto bene. I disegni sono come delle foto, senza bisogno di parole comunicano l'atmosfera rarefatta, i movimenti resi più lenti dal caldo e dall'acqua, i corpi vicini, svestiti, ma estranei, il silenzio di persone che sono concentrate solo sul nuoto.
I corpi sono per lo più informi, cuffie ed occhialini non aiutano.
Ma l'apparizione di una giovane nuotatrice non passa inosservato: gambe lunghe, spalle larghe, fianchi
stretti, portamento armonioso. I pomeriggi in acqua del giovane protagonista diventano molto più
divertenti. L'innamoramento, il gioco, la gelosia, l'attesa, tutto si svolge in piscina, in acqua.
E non si può dire se Bastien Vives trovi più piacere a raccontare l'acquaticita' dei corpi o lo struggimento dei sentimenti.
Comunque sia il risultato è estremamente raffinato e nello stesso tempo incredibilmente realistico.
Riferimenti:
Il gusto del cloro
di Bastien Vives
Black Velvet Editrice
Recensione di:
Sara, 44, lettrice, ma non quanto vorrei... purtroppo mi tocca anche lavorare. Quando non faccio né l'uno né l'altro passeggio con le mie bestiacce.
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