20140822

Nessuno è colpevole di Giorgio Scerbanenco - Sellerio editore - recensione di Sara Merighi

Pur avendo letto con grande soddisfazione diversi romanzi di Simenon, contemporaneo e prolifico quanto Giorgio Scerbanenco, quando ho preso in mano "Nessuno è colpevole" -Sellerio Editore - ho avuto il dubbio che potesse appassionarmi.
Uscito nell'estate del 1941, pochi mesi prima che un' ordinanza del regime fascista sottoponesse ad autorizzazione ministeriale la pubblicazione di romanzi gialli e polizieschi in quanto si supponeva che nuocessero alla gioventù,avevo il timore che potessi facilmente indovinarne la trama.
Come per quei giochi elettronici i cui programmatori devono inventarsi sempre nuove difficoltà perché i giocatori scafati continuino ad appassionarcisi e a trovarli sfidanti così, ormai abituata ai vari CSI, NCSI, o semplicemente alle dettagliate ricostruzioni di fatti di cronaca sui giornali, pensavo che senza test del DNA, luminol  o mappatura delle cellule telefoniche le investigazioni dell'archivista Yilling fossero troppo elementari.
Ovviamente le mie considerazioni erano superficiali.
Anche se ad un lettore smaliziato che prenda in mano il libro ai nostri giorni alcune astuzie saltano all'occhio, la trama e' costruita con attenzione, ritmo e rispetto dell' intelligenza di chi legge. Lo dimostra la perizia con la quale Scerbanenco si premura di confondere le acque ogni qualvolta capiti che il lettore abbia delle intuizioni. 
Il tratteggio della psicologia dei presunti colpevoli e la ricerca dei moventi sostituiscono l'analisi delle tracce genetiche, la durata delle indagini e la verifica di tutte le ipotesi investigative contraddicono il moderno assunto che l'assassino si deve trovare entro le 48 ore dal delitto o non si troverà mai più.
E sebbene l'affermazione del titolo sveli in parte anche il finale, il piacere della lettura di questo romanzo sta nel tentare di scoprire, nel credere di anticipare e poi nel rassegnarsi a farsi condurre, dall'autore, ritenuto , a ragione, il padre del genere giallo in Italia, all'interno del delitto.
Sara Merighi

Nato a Kiev nell'allora Russia imperiale da padre ucraino e madre italiana, Scerbanenco in tenera età si trasferì in Italia, dapprima a Roma, poi a 16 anni a Milano, al seguito della madre. Il padre fu ucciso durante la rivoluzione russa, la madre morì pochi anni più tardi. Costretto per motivi economici ad abbandonare gli studi (non completò nemmeno le elementari), Scerbanenco praticò molti e diversi mestieri, dall'operaio al conduttore di ambulanze, prima di arrivare al mondo dell'editoria. Collaborò a numerose riviste, tra cui noti settimanali femminili, come correttore di bozzeredattore, persino come titolare di una rubrica di "posta del cuore". Sempre ritenendosi di madrelingua italiano, l'essere considerato "straniero" lo ferì incredibilmente durante tutta la sua esistenza. Morì nell'ottobre del 1969, all'apice del suo successo, in seguito ad un arresto cardiaco. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio italiano per la letteratura poliziesca e noir: il premio Scerbanenco.

Il terzo amore, Rizzoli, 1938
Il paese senza cielo, a puntate su L'Audace, 1939
L'amore torna sempre, Sacse, 1941
Oltre la felicità, Sacse, 1941
Cinque in bicicletta, Mondadori, 1943
Si vive bene in due, Mondadori, 1943
La notte è buia, Mondadori, 1943
L'isola degli idealisti, Perduto, 1942
Viaggio in Persia, Perduto, 1942
Annalisa e il passaggio a livello, 1944; Sellerio 2007
Le spie non devono amare, Garzanti, 1945
Ogni donna è ferita, Rizzoli, 1947
Quando ameremo un angelo, Rizzoli, 1948
La sposa del falco, Rizzoli, 1949
Anime senza cielo, Rizzoli, 1950
I giorni contati, Rizzoli, 1952
Il fiume verde, a puntate su Annabella, Rizzoli, 1952
Il nostro volo è breve, a puntate su Annabella, Rizzoli, 1951
Amata fino all'alba, Rizzoli, 1953
Appuntamento a Trieste, Rizzoli, 1953
Desidero soltanto, a puntate su Annabella, Rizzoli 1953
Uomini e colombe, a puntate su Annabella, Rizzoli, 1954
La mano nuda, Rizzoli, 1954
Johanna della foresta, Rizzoli, 1955 [5]
Mio adorato nessuno, Rizzoli, 1955
I diecimila angeli, Rizzoli, 1956
La ragazza dell'addio, Rizzoli, 1956. Da esso è stato tratto il film La ragazza dell'addio di Daniele D'Anza (1984)
Via dei poveri amori, Rizzoli, 1956
Cristina che non visse, Rizzoli, 1957
Elsa e l'ultimo uomo, Rizzoli, 1958
Il tramonto è domani, Rizzoli, 1958
Noi due e nient'altro, Rizzoli, 1959
Europa molto amore, a puntate su Annabella, 1961; Garzanti, 1966
La sabbia non ricorda, Rizzoli, 1963
Al mare con la ragazza, Garzanti, 1965
L'anaconda, La Tribuna, 1967
Al servizio di chi mi vuole, Longanesi, 1970
Ladro contro assassino, Garzanti, 1971
Né sempre né mai, Sonzogno, 1974
Romanzo rosa, Rizzoli, 1985

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