20140819

Laurent Mauvignier I PASSANTI, Del Vecchio Editore - recensione di Sara Merighi

Ho scelto I passanti di Laurent Mauvignier di Del Vecchio Editore non solo dopo averne letto il risvolto di copertina ma soprattutto perché attratta dalla copertina stessa.
Nell'antro magico di Tommaso il tavolo su cui sono esposti i libri della collana Formelunghe sembra un' esposizione di stampe d'arte. Lui stesso mi ha detto che spesso decide quali ordinare guidato soprattutto dal suo senso estetico.
Le copertine di ogni libro hanno non solo colori, sfondi e disegni diversi ma anche l'impaginazione del titolo, i caratteri di scrittura sono differenti da titolo a titolo. 
Anni fa' , durante un aperitivo in un albergo alla moda di Milano, un artista ospite della struttura in un improbabile tentativo di approccio mentre il mio accompagnatore si era alzato a prendere da bere, mi mise in mano un catalogo e alle mie domande sui lavori li' rappresentati, mi spiego' il concetto di riconoscibilità nell'arte.
L'artista avrà più facilmente successo -era il concetto che mi è rimasto impresso di quella conversazione- se le sue opere sono in qualche modo " riconoscibili"cioè contenenti una o più costante ( i soggetti, lo stile, l'uso del colore...).
Le opere del catalogo che avevo in mano, come le copertine dei libri della collana Formelunghe, non godevano di questa caratteristica e quindi , secondo il mio interlocutore, non avrebbero consentito al suo autore di divenire famoso e di vendere molto.
Sono sicura che anche l'editore Del Vecchio conosce tale teoria ma la riconoscibilità delle sue pubblicazioni sta proprio, nelle copertine come nei testi, nella decisione di prescinderne e ricercare,invece, originalità e raffinatezza.
Tale raffinatezza si trova per esempio nella scrittura del francese Laurent Mauvignier e nel suo "I passanti".
Il racconto si sviluppo intorno ad un evento violento: una giovane ragazza, Claire, all' uscita dalla piscina viene seguita sino al suo appartamento e li' stuprata. La sua vita è sconvolta ma lo sono anche le vite della sua migliore amica che vive nell'appartamento di fianco e del suo violentatore. Sono queste ultime le voci narranti del romanzo.
Catherine, la giovane vicina di casa, la cui solitudine è attenuata solo dalla frequentazione di Claire e dalla passione per la musica, non si da pace per non aver sentito ciò che stava accadendo nell'appartamento vicino e si trova , suo malgrado, a dover affrontare le conseguenze che la violenza provoca sulla sua vita, tenuta sospesa e senza scopo sino a quel momento.
La stessa solitudine, la stessa sospensione, la " trasparenza" agli occhi degli altri, dovuta all' insicurezza e alla paura di occupare il proprio spazio nella vita, sono  i motivi per cui il giovane violentatore, di cui non conosciamo il nome, ha deciso un giorno di affermare la sua esistenza nel modo peggiore: attraverso la violenza. " Perché a un certo punto il fatto di non essere visti ferisce troppo profondamente (...) Ed è per questo che non ho potuto avere pietà ".
Le settimane dopo la violenza e'occasione per i due protagonisti di effettuare una faticosa presa di coscienza dei motivi del loro mal di vivere e di arrivare persino ad una strana vicinanza.
E sebbene gli psicologi affermino che la consapevolezza è il primo gradino verso al guarigione, in realtà l' impressione e' che solo Claire, la vittima, riesca a trovare la forza per ricostruirsi.
Sara Merighi

Nato a Tours nel 1967 Laurent Mauvignier è uno degli scrittori francesi contemporanei più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Laurent comincia a scrivere all’età di dodici anni, durante un ricovero in ospedale. Più tardi si dedica alla pittura ottenendo anche un posto all’Accademia di Belle Arti, ma al termine degli studi non riesce a superare il concorso di abilitazione all’insegnamento. Si volge così nuovamente alla letteratura, scrivendo in breve tempo tre romanzi, tra cui Lontano da loro (Loin d’eux) sarà la sua opera prima. Il secondo romanzo pubblicato, La camera bianca (Apprendre à finir), insignito del PRIX WEPLER e del PRIX DU LIVRE INTER nel 2001, lo consacra come giovane promessa della letteratura francese contemporanea. L’anno seguente, nel 2002, Mauvignier dà alle stampe questo amaro I passanti (Ceux d’à côté), e in seguito Plus sale(2003), Seuls (2004), Le lien (2005), Dans la foule (2006), che gli è valso il PRIX FNAC, e Des hommes (2009). Tranne Plus sale, pubblicato da Inventaire–Invention, tutte le sue opere sono state pubblicate da Les Éditions de Minuit. In Italia, sono già usciti per Zandonai La camera bianca (2008) e Lontani da loro(2009), per Feltrinelli Degli uomini (2010) e Storia di un oblio (2012).

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