Uscito nel 1941, questo romanzo narra
l'amore.
Diviso esattamente in due metà, la
prima ha come voce narrante la moglie, la seconda il marito.
Il libro si apre con la donna che
incontra in una pasticceria, per caso, il suo ex marito e così
comincia a narrare all'amica con cui si accompagna, la storia del
loro amore.
Lei è totalmente innamorata di lui,
ancora, e lo si capisce fin dalle prime parole. Mestamente narra da
lontano di un uomo che ha amato alla follia, invano. Racconta del
figlio che ha avuto per tenerlo al suo fianco: “Vivevamo grazie
alla vita del bambino, e lottavamo l'uno contro l'altro. Lottavamo
con passione e in silenzio, con il sorriso sulle labbra, scambiandoci
cortesie.”
E poi inizia a narrare del dolore della
lenta perdita, affonda con le mani in quel magma oscuro e lo
racconta: “Nella vita ci sono momenti del genere, in cui si prova
una sorta di vertigine e si vede tutto con assoluta lucidità: si
riscoprono energie e potenzialità nascoste e si comprende perché si
è stati troppo codardi o troppo deboli. E sono i momenti in cui la
nostra vita cambia”.
La donna racconta di aver capito che
nel cuore del marito c'è un'altra donna, quella giusta, che non è
lei. E la coppia cerca di lottare per tenere unito il loro legame,
con tutti i mezzi, ma è impossibile, “è come se qualcuno, con i
più svariati artifici, tentasse di convincere un pezzo di dinamite a
non esplodere”.
Poi inizia il racconto del marito.
La narrazione tutta cambia, il tono, il
modo di raccontare.
Se prima il discorso era interamente
incentrato sull'amare, in lui emerge l'insoddisfazione di far parte
di un ceto borghese in disfacimento, alle porte della seconda guerra
mondiale. Racconta la stasi, e l'amarezza e l'impossibilità di
frenare una catastrofe che arriverà. Finché inizia a raccontare
l'immenso amore che prova per l'altra donna: “(...) ci vuole un
gran coraggio a lasciarsi amare incondizionatamente. Un coraggio che
è quasi eroismo. La maggior parte delle persone non sa amare né
lasciarsi amare, perché è vigliacca o superba, perché teme il
fallimento.”
L'amore è per lui rivoluzione che non
per forza si accompagna solo alla felicità, anzi: “Sai, quando
ormai non si vuole più nulla per sé, quando non si cerca l'amore
per essere più sani,più tranquilli, più appagati, ma si vuole
soltanto essere, in modo totale, anche a costo di perire. (…)
la passione non ha niente di festoso.”
E il libro avrebbe potuto finire così.
Con queste due solitudini narrate.
Invece Màrai dopo la guerra aggiunge
un altro capitolo, come se fosse un'urgenza. Come se la guerra avesse
cambiato i personaggi.
Il racconto dell'altra. Ma non è un
racconto solo sull'amore, lo è soprattutto sulla guerra, quella vera
appena passata e quella di lei contro il marito. Penso che le pagine
in cui narra la fine della guerra, in cui le persone giravano per le
strade stordite, senza più casa, senza sapere dove erano i propri
cari, siano tra le più intense che io abbia mai letto. E però anche
la guerra può raccontarlo l'amore.
E' un libro molto intenso, che sviscera
in maniera a volte brutale la complessità del rapporto di coppia.
Eppure c'è anche sempre tra le righe della tenerezza, sia in lei che
in lui, e un certo sguardo salvifico su queste due persone alla fine
sofferenti.
La domanda che sottende il libro in
realtà è molto semplice: esiste la donna giusta?
E quando penso alla risposta, a me
piace molto rileggere le parole di lei:
“(...) perché sarà anche vero che
quello giusto non esiste e le illusioni svaniscono, ma io lo amo –
e questa è un'altra cosa. (…) Insomma, credo che tutto passi,
tranne l'amore.”
Valentina Pellizzoni
Spazio Libri La Cornice
via per Alzate, 9 Cantù (Como)
tel. 031700571 - 3421890448
spaziolibrilacornice@gmail.com
spaziolaboratoriolacornice.blogspot.com
www.mediavaca.com/
www.facebook.com/mediavacaitalia
www.facebook.com/SpazioLibriLaboratorioLaCornice
via per Alzate, 9 Cantù (Como)
tel. 031700571 - 3421890448
spaziolibrilacornice@gmail.com
spaziolaboratoriolacornice.blogspot.com
www.mediavaca.com/
www.facebook.com/mediavacaitalia
www.facebook.com/SpazioLibriLaboratorioLaCornice
orario: martedì-sabato 9,00-12,30 / 15,00-19,00
Il laboratorio la Cornice nasce nel 1987. Inizialmente l'attività si è basata essenzialmente sull'assemblaggio di cornici, successivamente il laboratorio ha inaugurato una sua galleria che ospita opere di vari artisti. La Cornice organizza periodicamente mostre personali e collettive degli artisti presenti nel suo catalogo. Inoltre da alcuni anni è stato introdotto uno spazio libri che ospita volumi di piccoli e micro editori, per lettori da 0 a 99 anni.
Nessun commento:
Posta un commento