20141030

Tanti cari saluti di Noëlle Revaz - Keller Editore, recensione di Sara Merighi


T. è un attore di teatro, talentuoso, egocentrico ed egoista.

Efina una giovane donna, inquieta, insoddisfatta. Una sera, alla fine di uno spettacolo teatrale, i due si re-incontrano, dopo essersi infatuati l'uno dell'altra anni prima.

Si riconoscono, scambiano qualche parola, sono imbarazzati, qualcosa dentro di loro si muove ma ciascuno fa ritorno alla propria vita. 

Sembra un incontro senza importanza  eppure, nei mesi successivi, il pensiero di T. va spesso ad Efina, ed Efina stessa, senza ammetterlo, segue la carriera di T. negli articoli, nelle recensioni.
Di nuovo capita che si incontrino attraverso amici e sebbene si trovino antipatici, iniziano, come spinti da un'esigenza incomprensibile, un rapporto epistolare. 
Le lettere rivelano due persone immature, infastidite da questa attrazione che non riconoscono e che disprezzano.
Gli anni passano, Efina e T. con cadenza, si incontrano, si attraggono, si frequentano, si lasciano, si scrivono, di nuovo si cercano. Ciascuno ha altre storie, altri rapporti.
T. frequenta donne per comodità, per avere un posto dove stare e continuamente le tradisce, nell'inutile tentativo di sfuggire alla vecchiaia e ad una carriera che sta per finire. Efina si accompagna a uomini che pensa di amare ma che velocemente la stancano.
Forse perché donna, forse perché in questo rapporto trovo delle assonanze con la mia vita, durante tutta la lettura di " Tanti cari saluti" ho atteso un'evoluzione, sperato che i due amanti si riconoscessero e si completassero. 
Ma l'autrice, Noelle Revaz, con implacabile coerenza, non vuole dare soddisfazione al lettore e il romanzo è caratterizzato da un'angosciante sensazione di inconcludenza. 
A fare da contraltare a questa sospensione vi e' l'ironia con la quale la scrittrice racconta la superficialità e anaffettivita' dei due protagonisti: dai cani che Efina compra per avere compagnia ma che non devono abbaiare e devono mangiare poco, alle ammiratrici che T. si porta a letto e con le quali però non riesce neanche a consumare il sesso.
Difficile identificarsi con i due amanti. Il fatto stesso che il personaggio maschile non abbia neanche un nome e' ulteriore motivo per sentirlo estraneo.
Eppure c'e' questo fastidio che percepisco leggendo alcuni passaggi. Non è forse che, in alcuni atteggiamenti, non sono poi tanto diversa da loro?               
Sara Merighi 
NOËLLE REVAZ 
nasce nel 1968 a Vernayaz, sesta tra nove figli. 
Nel 2002 Éditions Gallimard pubblica il suo primo romanzo, Rapport aux bêtes, 

riconosciuto con il Prix de la Fondation Schiller, il Prix Lettres Frontiere e il Prix Marguerite-Audoux, 

tradotto in diverse lingue e proposto in Italia (2013) col titolo Cuore di bestia, a cura di Keller editore. 

Ora è la volta di Tanti cari saluti, traduzione di Efina, edito sempre da Gallimard nel 2009 

e vincitore del Prix Dentan e del Prix Alpha. 
Noëlle Revaz ha scritto alcune novelle, monologhi e radiodrammi.
Collabora con l'Istituto svizzero di letteratura 

a Bienne ed e membro del gruppo di scrittori "Berna e ovunque". 
Vive a Bienne, in Svizzera.

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