20131121

Cantico di fratello sole illustrazioni Mariana Chiesa, Else Edizioni

Cari amici,
è con grande piacere che vi presentiamo il nuovo libro di Else: "Il cantico di fratello Sole" di Francesco d'Assisi riletto alla luce delle immagini dell'artista argentina Mariana Chiesa. Immagini che riattivano nel presente la verità del Cantico -l’alba della poesia italiana, in una lingua del milleduecento- attualizzandola.
Il libro è, come tutti i libri di Else, stampato in serigrafia e interamente fatto a mano, in tiratura limitata
PADRE NOSTRO CHE SEI IN TERRA…
Un canto al mondo per risvegliare l’uomo

Il Cantico di fratello Sole nelle illustrazioni di Mariana Chiesa

Il sole, la luna, l’aria, l’acqua, il fuoco, le creature, la terra, la morte.
Tutto nel Cantico di fratello Sole di Francesco è miracolo, tutto degno di essere amato. Tutto un richiamo e un rimando a Dio. Diretto e felice. Una vera e propria rivoluzione, una clamorosa rottura con la visione medioevale che del rifiuto
del mondo, della condanna della vita terrena, aveva fatto il centro della religiosità.

Sono passati otto secoli, ottocento anni, dalla scrittura del Cantico. Quel rifiuto però della separazione tra terreno e divino, quel “nuovo” atteggiamento verso
il mondo e la vita a noi sembrano oggi attuali come ieri. E veri, profondamente veri. E così abbiamo chiesto a Mariana – Mariana Chiesa, argentina di origini spagnole, italiana di origini argentine, cittadina del mondo insomma – di accompagnare le parole di Francesco con i suoi disegni.

Ne è nato un Cantico dove centrale è il risveglio della coscienza, il richiamo all’essenziale in un presente sempre più estraniato e frantumato. E la verità delle lodi, la loro attualità, viene esaltata dall’accostamento delle immagini alle parole. Immagini che cercano la verticalità del testo di Francesco in un contrappunto continuo con la realtà contaminata, piatta e frantumata, del presente.

Il raggio di sole che spunta tra gli alti palazzi a colpire benevolmente il volto
di una bambina; la solitudine della venditrice di rose, bambina anch’essa,
ma estranea alla mondanità inconsapevole e notturna della città, che si rispecchia in una luna quasi abbandonata; il bambino dell’aria che soffia leggero verso
una realtà gassosa, inquinata e inquietante; il ragazzo del surf e la donna
che raccoglie con un gesto antico l’acqua con il secchio, entrambi minacciati
da un’onda che sembra venire da lontano come una colpa; il bambino davanti al fuoco unica fonte di calore, ristoro, luce e sostentamento nelle notti in cui la guerra da un po’ di tregua a popolazioni martoriate; l’alleanza del bambino con le creature, gli animali, per la loro sopravvivenza in un mondo in cui gli animali non esistono
più se non negli zoo, come giocattoli, o destinati all’alimentazione come prodotti industriali; la terra e i suoi frutti, anch’essi sotto minaccia nonostante il tentativo
di chi resiste e cerca ancora un’armonica fusione di cura reciproca tra uomo
e natura; e, infine, la morte, nell’abbraccio di chi, sempre una bambina, sembra sapere con innocenza e saggezza che senza quella sorella così reale e comune, non ci sarebbe la vita.

Una bambina, un bambino, i protagonisti di questo Cantico. Sembrano gli unici capaci di sentire, vedere, avvicinare, dialogare con il miracolo del mondo, e quindi risvegliare le coscienze. Sono loro i portatori di speranza, capaci di ricordarci
il nuovo come potenza del possibile, la trasgressione come forza per una ricombinazione degli elementi capace di salvare, le creature, il creato, e ribaltarne
il destino.

Mariana Chiesa è nata in Argentina, a La Plata, nel 1967. Si dedica all’incisione, alla pittura e al fumetto: tre diversi modi per definire la sua vocazione di disegnatrice. Il mestiere l’ha imparato a Buenos Aires, da Alberto Breccia, il maestro che scambiò la sua matita per un coltello.
Ama Alejandra Pizarnik, la poetessa che vedeva se stessa come una bambina in un giardino.
La narrazione è il filo conduttore dei suoi disegni che raccontano del sesso, dell’infanzia, del desiderio, della perdita. Nel tentativo di coniugare il privato con il sociale, di aprire uno spazio di incontro possibile fra la sua intimità e quella degli altri. Ha collaborato con case editrici di tutto il mondo: Lápiz Japonés, El ojo clínico, Sins entido, L'Association e Media Vaca tra le altre.
“Non c’è tempo per giocare”, edito nel 2007 da Zoolibri dopo esser stato premiato nel 2005 dalla Biblioteca Internazionale di Monaco; “Quasi ninna quasi nanna” del 2013 e “Migrando” del 2010 –entrambi editi da Orecchio acerbo- tra le sue pubblicazioni in Italia.

disponibile allo
Spazio Libri Laboratorio la Cornice 
via per Alzate, 9 Cantù (Co)
tel +39 031700571
tommasofalzone@libero.it 
spaziolaboratoriolacornice.blogspot.com 

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