Cari amici,
è con grande piacere che vi presentiamo il nuovo libro di Else: "Il cantico di fratello Sole" di Francesco d'Assisi riletto alla luce delle immagini dell'artista argentina Mariana Chiesa. Immagini che riattivano nel presente la verità del Cantico -l’alba della poesia italiana, in una lingua del milleduecento- attualizzandola.
Il libro è, come tutti i libri di Else, stampato in serigrafia e interamente fatto a mano, in tiratura limitata
è con grande piacere che vi presentiamo il nuovo libro di Else: "Il cantico di fratello Sole" di Francesco d'Assisi riletto alla luce delle immagini dell'artista argentina Mariana Chiesa. Immagini che riattivano nel presente la verità del Cantico -l’alba della poesia italiana, in una lingua del milleduecento- attualizzandola.
Il libro è, come tutti i libri di Else, stampato in serigrafia e interamente fatto a mano, in tiratura limitata
PADRE NOSTRO CHE SEI IN
TERRA…
Un canto al mondo per
risvegliare l’uomo
Il Cantico di fratello
Sole nelle illustrazioni di Mariana Chiesa
Il sole, la luna, l’aria,
l’acqua, il fuoco, le creature, la terra, la morte.
Tutto nel Cantico di
fratello Sole di Francesco è miracolo, tutto degno di essere amato. Tutto un
richiamo e un rimando a Dio. Diretto e felice. Una vera e propria rivoluzione,
una clamorosa rottura con la visione medioevale che del rifiuto
del mondo, della condanna
della vita terrena, aveva fatto il centro della religiosità.
Sono passati otto secoli,
ottocento anni, dalla scrittura del Cantico. Quel rifiuto però della
separazione tra terreno e divino, quel “nuovo” atteggiamento verso
il mondo e la vita a noi
sembrano oggi attuali come ieri. E veri, profondamente veri. E così abbiamo
chiesto a Mariana – Mariana Chiesa, argentina di origini spagnole, italiana di
origini argentine, cittadina del mondo insomma – di accompagnare le parole di
Francesco con i suoi disegni.
Ne è nato un Cantico dove
centrale è il risveglio della coscienza, il richiamo all’essenziale in un
presente sempre più estraniato e frantumato. E la verità delle lodi, la loro
attualità, viene esaltata dall’accostamento delle immagini alle parole.
Immagini che cercano la verticalità del testo di Francesco in un contrappunto
continuo con la realtà contaminata, piatta e frantumata, del presente.
Il raggio di sole che
spunta tra gli alti palazzi a colpire benevolmente il volto
di una bambina; la
solitudine della venditrice di rose, bambina anch’essa,
ma estranea alla
mondanità inconsapevole e notturna della città, che si rispecchia in una luna
quasi abbandonata; il bambino dell’aria che soffia leggero verso
una realtà gassosa,
inquinata e inquietante; il ragazzo del surf e la donna
che raccoglie con un
gesto antico l’acqua con il secchio, entrambi minacciati
da un’onda che sembra
venire da lontano come una colpa; il bambino davanti al fuoco unica fonte di
calore, ristoro, luce e sostentamento nelle notti in cui la guerra da un po’ di
tregua a popolazioni martoriate; l’alleanza del bambino con le creature, gli
animali, per la loro sopravvivenza in un mondo in cui gli animali non esistono
più se non negli zoo,
come giocattoli, o destinati all’alimentazione come prodotti industriali; la
terra e i suoi frutti, anch’essi sotto minaccia nonostante il tentativo
di chi resiste e cerca
ancora un’armonica fusione di cura reciproca tra uomo
e natura; e, infine, la
morte, nell’abbraccio di chi, sempre una bambina, sembra sapere con innocenza e
saggezza che senza quella sorella così reale e comune, non ci sarebbe la vita.
Una bambina, un bambino,
i protagonisti di questo Cantico. Sembrano gli unici capaci di sentire, vedere,
avvicinare, dialogare con il miracolo del mondo, e quindi risvegliare le
coscienze. Sono loro i portatori di speranza, capaci di ricordarci
il nuovo come potenza del
possibile, la trasgressione come forza per una ricombinazione degli elementi
capace di salvare, le creature, il creato, e ribaltarne
il destino.
Mariana
Chiesa è nata in Argentina, a La Plata, nel 1967. Si dedica
all’incisione, alla pittura e al fumetto: tre diversi modi per definire la sua
vocazione di disegnatrice. Il mestiere l’ha imparato a Buenos Aires, da Alberto
Breccia, il maestro che scambiò la sua matita per un coltello.
Ama Alejandra Pizarnik, la poetessa che
vedeva se stessa come una bambina in un giardino.
La narrazione è il filo conduttore dei
suoi disegni che raccontano del sesso, dell’infanzia, del desiderio, della
perdita. Nel tentativo di coniugare il privato con il sociale, di aprire uno
spazio di incontro possibile fra la sua intimità e quella degli altri. Ha
collaborato con case editrici di tutto il mondo: Lápiz Japonés, El ojo clínico,
Sins entido, L'Association e Media Vaca tra le altre.
“Non c’è tempo per giocare”, edito nel
2007 da Zoolibri dopo esser stato premiato nel 2005 dalla Biblioteca
Internazionale di Monaco; “Quasi ninna quasi nanna” del 2013 e “Migrando” del
2010 –entrambi editi da Orecchio acerbo- tra le sue pubblicazioni in Italia.
disponibile allo
Spazio Libri Laboratorio la Cornicevia per Alzate, 9 Cantù (Co)
tel +39 031700571
tommasofalzone@libero.it
spaziolaboratoriolacornice.blogspot.com
Nessun commento:
Posta un commento