20130627

LUIGI AIMO CERATI Linee colori impronte


Luigi Aimo Cerati (Mariano Comense, 1932 – Casciago, 2009), commerciante di cappelli e ombrelli, si accostò al mondo dell’arte da autodidatta, a partire dalla metà degli anni settanta. Dopo le prime esperienze figurative, Cerati si orientò verso l’utilizzo di materiali lignei di reimpiego, opportunamente scelti, colorati e in parte incisi. Contemporaneamente l’artista iniziò la fortunata serie della trasmissione del colore: sculture lignee con fori attraversati da tratti di colori ad olio o fili di lana. Negli anni ottanta, Cerati, oltre agli alberi della pace, in metallo di reimpiego, avviò e affinò la tecnica del frottage che applicò soprattutto nella riproduzione di pavimentazioni stradali.
Frequentatore attivo dello stimolante ambiente culturale dello studio D’Ars di Milano, l’artista conobbe in vita importanti occasioni espositive sia monografiche sia collettive, nazionali e internazionali. In particolare: Personali- 1976, Como, galleria Il Salotto; 1977, Trento, galleria 9 Colonne; 1977, Roma, Citibank; 1978, Milano, galleria Il Mercante; 1985, New York, galleria 9 Colonne; 2011 (postuma), Como, Museo didattico della seta e altre sedi. Collettive- 1977, Parigi, American center; 1979, Castellanza, Fondazione Pagani; 1985, 1986, Osaka e Tokio. Sue opere si conservano in collezioni private e pubbliche. Si sono interessati al suo lavoro numerosi critici ed esperti d’arte, tra i quali: Raul Capra, Luciano Caramel, Luigi Cavadini, Elena Di Raddo, Mario Radice, Roberto Sanesi, Maria Torrente. 

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