20100131

William Goldman, la principessa sposa - Marcos y Marcos

Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia.
Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura.
Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre.
Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la “parte buona”.
La magia si realizza. Il risultato è straordinario.
Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C’è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c’è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l’atmosfera si arroventa. Il trucco della riscrittura – arricchito da brillanti “fuori campo” dell’autore – l’incanto di personaggi teneri o diabolici, i dialoghi perfetti, fanno crescere il romanzo a livelli stellari.
Disfide, cimenti, odio e veleni, certo. Ma anche vera passione, musica, nostalgia.
Si corre a trecento all’ora su un terreno tutto nuovo che abbraccia classico e stramoderno, fiabesco e farsesco, ironico e romantico.
Seicento pareri a cinque stelle su amazon.com lo proclamano ad alta voce: “Puro genio... regalatevi e regalate questa meraviglia... cosa si può chiedere di più a un libro?”
Pare che i genitori di William Goldman – nato a Highland Park, fuori Chicago, nell’estate del 1931 – abbiano sempre fatto fatica a trascinare il figlio fuori dalle sale cinematografiche. William divora pellicole di ogni genere e specie, ed è impossibile farlo alzare dalla poltroncina prima della terza visione. Qualche anno più tardi, comincia a scrivere. Teatro, racconti e romanzi serissimi. Ma non ingrana. Passa al thriller ed ecco che dalla penna gli sguscia il soggetto – poi la sceneggiatura – del Maratoneta. Si aprono le danze, e il mondo del cinema scopre un protagonista. In quarant’anni di carriera ne scrive di tutti i colori – a volte anche in incognito – vince quasi tutto quel che si può. Per citare due soli fra gli Immortali, ricordiamo Tutti gli uomini del Presidente, e Butch Cassidy & the Sundance Kid. La principessa sposa è invece il suo più grande successo letterario, e negli ultimi anni è stato oggetto di un grande rilancio in tutto il mondo.
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