20090811

edizioni quaderni di orfeo e edizioni il ragazzo innocuo








Milano, città orizzontale nello spazio e nel tempo. Niente ipogei, sale o cunicoli che scendano per metri e secoli. L'ante e il post, quando sopravvivono, si costeggiano sulla stessa strada, paralleli. E se alzi gli occhi, a volte, appare l'azzurro dei cieli di Lombardia: larga pennellata marina. Lavorare e pensare insieme è, forse, un frutto di pianura come il presente d'ogni progetto, peccato solo che alla città marziale abbiano sotterrato l'acqua dei Navigli. Di queste sobrie convivenze e parallelismi trovi testimonianza anche nella villa, all'angolo tra via Pasteur e via Guinizelli, un'ex gelateria liberty che l'estro del proprietario ha decorato sotto la gronda con un album gigante d'insetti. Nel laboratorio che si affaccia sul giardino, di fronte alla pergola d'uva Clinto e ad un guizzare d'ombre giapponesi nella vasca, si danno da fare due autori/editori (altro parallelo dopo quello stradario dello scienziato e dello stilnovista). Luciano Ragozzino, biologo, incisore, creatore di ex libris, per passare all'arte della stampa non ha fatto che anagrammare le lettere del proprio nome e cognome. I suoi libri escono, infatti, all'insegna de Il ragazzo innocuo. Stessa etichetta usata anche per un casalingo Dolcetto d'Ovada. Roberto Dossi, nato poeta, intrattiene il demone due volte, scrive e impagina di sé e degli altri, accordando opere su carta e parole nei Quaderni di Orfeo. Ambedue hanno col libro, corpo e anima di un testo, la stessa dimestichezza che i seguaci dell'arte regia riservano a forni e vasi, alla quotidiana fatica del solvi e coagula.
N.D.F.

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